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Le pale eoliche e la nebbia

E poi sullo sfondo c’è un disco arancione,
piazzato là in fondo davanti a me.

Oggi sono in auto e sorrido da sola, anzi rido proprio!

Mi trovo in una zona dove c’è un parco eolico ed ogni volta che mi capita di vedere delle pale eoliche non posso evitare di ricordare un amico che diceva che le pale eoliche servono a disperdere la nebbia. Mi raccontava che usava questo aneddoto per conquistare ragazze straniere che spesso ci credevano. Le pale eoliche sono dei giganteschi ventilatori. 🙂

Guido ridendo, e poi senza nemmeno accorgermene mi ritrovo in autostrada, non viaggio da tantissimo tempo: sto percorrendo una delle due corsie della A22, strette e trafficate.
Tutti hanno fretta ovviamente, sono le 8 del mattino orario in cui le persone vanno al lavoro per raggiunger clienti, posti di lavoro, luoghi d’appuntamento.
Mi supera un’automobile bianca, velocissima, mi torna in mente un altro amico, che si lamenta spesso dei limiti di velocità nelle autostrade italiane e scrive sempre aneddoti esilaranti che poi pubblica su Facebook.

Inizio a sguardare intorno a me: la campagna è proprio come quella dei miei ricordi di bambina quando andavamo “dai parenti per i morti”. C’è la nebbiolina che si alza e avvolge tutto con un alone di mistero.
I campi sembrano fumanti.
E poi sullo sfondo c’è un disco arancione,
piazzato là in fondo davanti a me.

Questa visione mi fa esclamare “che luce che colori” e sorridere tra me e me ripensando al mio collega che mi prende sempre in giro per il mio eterno entusiasmo.

Il cielo la mattina è di una bellezza sconvolgente, anche in autostrada.

Ho appena incrociato un bus, danese, si chiama Viking_Bus, e sorrido ancora una volta pensando che magari su questa corriera danese potrebbe esserci un aitante vichingo, alto, possente e barbuto. Non lo saprò mai! 😉

Mi ritorna in mente il solito amico che percula sempre le donne al volante, quello che scrive le sue ironiche avventure su Facebook, mi chiedo se per caso io stia intralciando la corsa di qualche automobilista frettoloso.
Quando entro in A4 resto nella corsia centrale e seguo la scia.

Poi mi rendo conto che anche io mi sto recando a un appuntamento di lavoro, vado a Vicenza e rido pensando: alle luci, ai sassi, a Babbo Natale ed anche al tanto traffico che mi obbliga a sorpassare tutte le macchine!!!
Vado a Vicenza e guido verso il sole che sembra emergere dalla foschia.
Mi metto a canticchiare una vecchia canzone dei Nomadi, che chissà dov’era sepolta, in quale dei miei cassetti dei ricordi:

Io sto guidando verso il sole dove vado non so
Scivola la strada e scompare dietro me,
Guardo i fili del telefono, vorrei telefonare a te,
L’auto corre lontano, ma io corro da te.
Aspetta una nuova vita non c’è posto per te,
Purtroppo infondo nel mio cuore il posto c’è,
Lo sapevo ora piango, tu ritorni ancora in me
L’auto corre lontano, ma io corro da te.
Io guardo i fili del telefono vorrei telefonare a te
L’auto corre lontano, ma io corro da te

e come direbbe Qualcuno “e il naufragar m’è dolce in questo mare”.

PS 1 ho viaggiato da Malcesine a Vicenza da sola, ridendo e in compagnia dei ricordi
PS 2 tu cosa fai quando viaggi in auto in solitaria?

2 risposte su “Le pale eoliche e la nebbia”

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