Chi è la mia Belen?
L’ Enrica, a maggio per il mio compleanno, mi ha regalato una pianta; ha scelto per me una begonia rex di cui mi ha sempre parlato perché è tra le sue preferite. Poverina -la pianta non l’Enrica- è arrivata da lontano in un pacchetto, decisamente fiacca e floscia. Quando ho aperto il pacchetto ed ho visto la piantina già malmessa, mi sono subito dispiaciuta per lei che ignara non sapeva dove era capitata. Povera begonia: la mia amica Enrica, mi vuole bene ma non conosce le mie difficoltà con le piante.
Sì perché io con le piante sono disastrosa. Ho sempre detto che l’unica cosa che resiste in mia compagnia sono i miei animali domestici, gli altri, piante o persone, prima o poi si seccano. 😉
Ogni anno in primavera parto con tanti i buoni propositi. In previsione del mio compleanno, in modo casual, dico che mi piacciono mooooolto le margherite e le erbe aromatiche e puntualmente c’è chi me le regala.
Ma stavolta non volevo deludere né la begonia né la mia Enrica.
Solitamente lo fa chi non sa.
Solitamente mi regala piante chi non sa che a me muoiono anche i fiori di plastica, mio nonno era straordinario e bucolico, aveva un giardino meravigliose pieno di erbe, fiori, rose colorate e profumatissime; mia mamma anche, ha ancora delle piante grasse che portavamo a casa dalle vacanze al sud quando ancora ero piccina.
Ed io? io sono un disastro. Ci provo sempre ed ogni anno faccio una strage!
Però, però…c’è un però: a me sopravvivono le piante più tristi ed abbandonate che esistano al mondo. Quelle ormai senza speranza, chissà per quale strano motivo, a casa mia sopravvivono.
Sul terrazzo ora ho un bellissimo oleandro che ho ereditato dall’Aurora che abitava qui prima di me. Quando lei ha cambiato casa ho trovato sull’angolo più a sud del mio terrazzo un arbusto secco di oleandro. L’ho lasciato lì, all’angolo, come una polena. L’ho sempre visto come un segno distintivo della mia casa, il vaso, all’angolo; l’ho sempre conservato, là al suo posto!
Infatti da un paio d’anni ha iniziato a fare le foglie e quest’anno anche i fiori. Continuo a fotografarlo e mi sembra un miracolo.

Le margherite invece muoiono sempre. Ed io ci rimango male. Non c’è nulla da fare: si seccano e muoiono. Nella corte del negozio dove lavoro, ho delle piante aromatiche super profumate, ma il mio collega figo ha detto che le ho fatte andare “al becc”. Non so precisamente cosa significhi. Credo sia un modo di dire trentino, che vuol dire più o meno che è cresciuta troppo, ed è andata in semenza, come la lattuga (e quindi è più coriacea e meno appetitosa).
Qualche tempo fa Nicolò e Silvia mi hanno regalato una piccola piantina di Aloe Vera. L’ho curata e le ho anche cambiato il vaso. Ora è cresciuta e sembra un polpo. L’ho chiamata Olivia, come l’Olivia di Braccio di Ferro, perché è lunga e magra e dinoccolata. Non sembra un’Aloe normale. Beh, come potrebbe esserlo visto che vive con me???

Tornando alla begonia, ho preso a cuore la sua vita e l’ho adottata. Le parlo tutti i giorni e le dico che è bella, le do da bere e l’ho messa vicino ad Olivia. Beh, ora di foglie ne ha ben 17 e tutte colorate e croccanti. Non sembra più quella piantina sparuta che è arrivata spatasciata dentro al cartone. Inoltre ogni mattina (uoh uoh) ed ogni sera (uoh uoh) le do da bere, col mio bell’annaffiatoio in alluminio. L’ho chiamata Belen perché tra le foglie aveva un cartellino, che pareva disegnato a mano, con scritto BELEAF, ed io ho letto Belen, e da allora, quando le parlo la chiamo così. Credo che a lei piaccia, forse è un po’ smorfiosetta, forse si sente super gnocca in mezzo alle mie piante buffe.

Quindi nel mio meraviglioso giardino ci sono Olivia, Belen, un incenso sopravvissuto, dell’erba cipollina che fa i fiori, l’oleandro polena ed altre creature verdi o circa verdi.
Ma mi dispero perché non sono in grado di far sopravvivere il rosmarino, la salvia ed il basilico. Sono capace di fare la spaccata, ma non so curare le piante. Ho provato in tutti i modi, persino con le piante grasse pensando che con me, che magra non sono, si sarebbero trovate bene!!!
Mio marito uno, Luca, è bravissimo con le piante, le cura e le fa sempre diventare rigogliose, e quando arriva maggio assieme ai suoi figli, che sono anche i miei, si fa preoccupano pensando alla triste-breve- vita che capiterà alle mie piante; le margherite che adoro, le ortensie ed i gerani muoiono sempre. Io faccio sopravvivere solo quelle che per altri sarebbero spacciate.
E, nonostante questo io OGNI anno faccio un tentativo, e OGNI anno faccio una strage. Ieri ho comprato una piantina di basilico, la fotografo finché è ancora rigogliosa, l’ho messa vicino all’unica pianta grassa che ha resistito in mia compagnia ed alla piantina colorata che mi ha dato Nicola (perché non ama i fiori e stava annegando dopo le piogge delle settimane scorse).

Per oggi è tutto, attendo commenti.
5 risposte su “la mia belen”
Forza super Sabra! Non mollare, la natura sa essere generosa!
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Io non mollo! La mia Olivia è bellissima! ❤
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anche io negatissima con ogni pianta, perchè non capisco di cosa hanno bisogno e vado a tentativi ma ci sto provando…basilico mi sopravvive con tanto sole e tanta acqua, aloe sopravvissuta con mezz’ombra e dimenticandomi di dare acqua 😀 comunque concordo non si molla anche se con qualcuna non si va d’accordo, ci si riprova e se poi riesce è una bella soddisfazione!
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Infatti, oggi ho dato da bere al basilico per ben 3 volte. Domani farò un hummus con il basilico! Ciao Annalisa!
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Anch’io ho il pollice verde! Verde marcio, però, e temo le piante facciano direttamente harakiiri per non soffrire a lungo🙄
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