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memories e t-rex

Conoscevo l’Imperatore già da qualche anno, avevamo una relazione altalenante, bizzarra ed esilarante. Un giorno, per farsi perdonare una delle sue marachelle, mi propose di fare un mini viaggio con lui a Chicago, scelse un week-end lungo a cavallo del mio 39 compleanno, era il 2006. 

Una volta atterrati in suolo americano, dopo aver sbrigato tutte le procedure di ingresso, uscimmo dalla zona ritiro bagagli, e rimasi colpita dalle dimensioni di tutto ciò che mi circondava: le persone, le auto, i parcheggi, le bevande, tutto; mi venne in mente la barzelletta “America tutto grande” e sorrisi tra me e me! Un aspetto della vita quotidiana che mi colpì subito fu l’utilizzo delle carte di credito: gli americani usavano “to pay with plastic” anche un pacchetto di gomme da masticare, incredibile! L’Imperatore aveva prenotato attraverso la Budget una elegante Cadillac color oro con cambio automatico, sedili in pelle, interni in radica. Un sogno per me guidarla: mi sentivo onnipotente. Come avrei riscontrato anche in seguito nei tanti viaggi in sua compagnia, nulla era lasciato al caso.

CUCCIOLODiRUSPA | La Cadillac dorata e me

Il programma stabiliva che dovessimo dirigerci a nord verso Milwaukee per visitare la fabbrica dell’Harley Davidson e poi proseguire in direzione del Lake Superior, in the middle of nowhere. 

Sulla Highway 41 guidai io. Dopo chilometri senza la colonna sonora adatta, finalmente l’Imperatore, grande amante della musica, scovò la mitica Fungus 53! Era una radio diversa da quelle che ero abituata ad ascoltare io: trasmetteva musica Punk, Rock e Ska. Guidavo affascinata dal paesaggio, simile a quello che incornicia le autostrade tedesche; la Highway 41 era larga, a tratti noiosa e piatta, trafficata. Nonostante ciò, ricordo che mi colpirono le tante bandiere sventolanti sui tetti o nei vialetti, le cassette postali in equilibrio sul loro paletto e che non ci fossero recinzioni o inferriate alle finestre delle abitazioni.

Restammo a Milwaukee solo il tempo necessario per visitare la storica sede della Harley Davidson e per scorgere, attraversando la città, le molte fabbriche di birra (non per niente è soprannominata “brew city“, città della birra).

Viaggiare in auto fino al Lake Superior fu spassoso, ci alternammo alla guida sulle strade deserte, percorse da camion enormi carichi di legname; il paesaggio era verde di conifere con qualche macchia di colore data dall’acero rosso, che albero meraviglioso!

La colonna sonora era perfetta it’s a long way to the top

CUCCIOLODiRUSPA | It’s A Long Way

Di ritorno verso sud, il giorno del mio compleanno per pranzo facemmo sosta a Marinette, in Wisconsin. Scegliemmo un ristorante sulla Main Street che già da fuori sembrava promettere bene; si chiamava Memories, credo fosse una scelta obbligata, non c’era molto altro. L’interno si rivelò ancor meglio di quello che ci aspettavamo; l’arredamento fermo agli anni ’50: i tavoli in formica, le pareti decorate con foto di Marilyn Monroe, Elvis Presley, James Dean e Marlon Brando e la musica anni ’50/60 perfetta per l’ambiente ed anche per spezzare un po’ il ritmo incalzante della Fungus 53. Mi aspettavo che da un momento all’altro sarebbero magicamente apparsi Arthur Fonzarelli accanto ad un juke box e poi Richie Cunningham con tutta la banda di Happy Days!

CUCCIOLODiRUSPA | Memories Restaurant Marinette

Nonostante siano trascorsi ormai 15 anni, ricordo perfettamente cosa mangiammo: un enorme e succulento hamburger con le french fries più grandi, buone e gustose mai assaggiate, e per finire la delicious apple pie della casa!

L’Imperatore viaggiava spesso, conosceva molto bene gli USA quindi per lui tutto era abbastanza normale.

Per lui era regolare pernottare all’Hilton, per me era impensabile. In effetti fu un’esperienza molto appagante, il Palmer House Hilton Hotel fu un lusso cui mi abituai alla svelta: la hall gigantesca, la suite spaziosa ed arredata con opulenza, la ricca colazione continentale.

Una sera l’Imperatore, prima di andare a cena, mi offrì un aperitivo al bar dell’hotel ed ordinò due Vodka Martini, con le olivette; per me era la prima volta, avevo sentito parlare di Vodka Martini solo da James Bond che lo esigeva “shaken not stirred”. Mi sentivo una diva, lui invece diceva che somigliavo a Shrek, ed io ridevo, innamorata. 

Nella realtà stavo vivendo un film: in quei giorni attraversammo spettacolari zone residenziali accanto al lago ed altre un po’ meno gradevoli nell’hinterland della metropoli. Ad un certo punto scorrazzando in auto downtown ci trovammo sotto un ponte della metro sopraelevata ed improvvisamente fui trasportata dentro l’auto di Jake ed Elwood, la Cadillac dorata si era trasformata nella Bluesmobile! Girovagando in random per la città riconobbi altri “posti famosi” visti nelle serie TV di allora, tipo l’ospedale dove fu ambientata ER Medici in prima linea (serie per me cult, il mio amore per George Clooney ebbe inizio proprio nel periodo in cui impersonava Doug Ross); passammo anche dalla famosa La Salle Street in cui fu girata una delle scene più memorabili del capolavoro di Brian De Plama: The Untouchable.

Ricordo Chicago come una città incredibile, bella, ventosa, gigantesca, varia. Il Lake Michigan è vasto, è quasi un mare, quando arrivammo al lago rimasi affascinata nel vedere le sponde brulicanti di persone che facevano jogging, passeggiate, giri in bici.

CUCCIOLODiRUSPA | Sue, The Field Museum

Visitammo il Field Museum dove facemmo conoscenza con triceratopi, brontosauri, stegosauri e Sue, il più famoso tra i tirannosauri; riuscimmo ad accedere anche al Planetarium ed il Museum of Science and Industry. Salimmo sullo Skydeck della Sears Tower grazie ad un ascensore super veloce, ci trovammo in cielo e fu un’emozione indicibile: da lassù era un po’ come essere sull’Olimpo (dal 1973 al 1998 è stato l’edificio più alto del mondo).

CUCCIOLODiRUSPA | Panorama dalla Sears Tower


All’epoca non ero ancora appassionata di musica blues, anzi fu proprio l’imperatore, negli anni, a “migliorare” il mio gusto musicale, ma ricordo chiaramente che prima di andare a fare la passeggiata d’obbligo sul Magnificent Mile, passammo dal Virgin Megastore: non avevo mai visto un negozio del genere, rimasi impressionata, muta ed attonita.

CUCCIOLODiRUSPA | Virgin Megastore Chicago

Dopo quel breve ma curioso viaggio, l’Imperatore ed io diventammo anche compagni di viaggi e di avventure, proprio dall’Illinois iniziò il nostro sodalizio itinerante, ecco spiegata la mia passione per Illinois Blues, ma questa è già un’altra storia.

Post Scriptum: La Fungus 53, il Memories Restaurant ed anche il Virgin Megastore non esistono più, la Sears Tower ora si chiama Willis Tower.

9 risposte su “memories e t-rex”

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